Ogni cosa in natura nasce dalla biodiversità. Così accade anche nelle città contemporanee dove ogni cambiamento ha origine dalla varietà e dalle differenze sociali, dalla creatività umana che continuamente rimescola le carte. La città contemporanea è un luogo della sintesi imperfetta tra opposti: l’alto e il basso, il singolare e il molteplice, il poco e il troppo, il mescolato e il distinto. È il luogo in cui si moltiplicano esperienze di partecipazione dal basso, di condivisione di tempi e di beni. In cui si radicalizzano comportamenti individuali, chiusure e atteggiamenti difensivi verso lo straniero e il diverso, alla ricerca di comunità tra simili, rassicuranti e protette. È il luogo più sensato dove andare se si vuol capire come gira il mondo: qui le tensioni e le trasformazioni sono più evidenti e accelerate. È la prima responsabile dei cambiamenti climatici, da cui dipendono molti dei comportamenti più distruttivi per il pianeta. D’altro canto, è proprio la città a essere oggi il laboratorio possibile di ogni cambiamento ecologico. Attraverso una galleria di ritratti inediti di città e di personaggi che ne hanno tracciato il destino, quest’opera racconta di esperimenti, di follia creativa e di opposizione ostinata ai modelli assodati. E di occasioni in cui il banale buonsenso scardina regolamenti asettici per preservare preziosi contesti locali. Esperienze singole e disparate, ma capaci di inaspettate ricadute planetarie.